Il campionato 1966-67
STAGIONE CALCISTICA 1966/67 Sulle ali della magnifica Coppa Italia disputata dalla squadra, Ballacci prendeva il volo a conclusione del campionato '65/66. A sostituirlo veniva chiamato Carmelo Di Bella. Don Carmelo, come si faceva chiamare, lavora su un materiale umano altamente qualificato. La squadra ha già una sua impostazione abbastanza coerente, ha acquisito magnifiche esperienze, i giocatori sono diventati più smaliziati a livello individuale e lo stesso amalgama d'insieme Ë abbastanza elevato per dare ad un allenatore una base su cui lavorare con grande tranquillità. Nelle prime dodici partite di quel campionato, il Catanzaro consegue 9 risultati utili, perde tre partite, a Palermo, a Varese ed a Livorno; sette le vince e due le pareggia. Se, come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, questo è un buon segno, cui però, non fa seguito un prosieguo di campionato altrettanto brillante. I giallorossi infatti, delle restanti 26 partite, riescono a vincerne soltanto altre sette, mentre dodici le pareggiano e le altre le perdono. A conclusione del torneo, comunque, la squadra si piazza al terzo posto in classifica, con 42 punti. Di Bella, che l'anno successivo avrebbe lasciato il posto a Lupi, aveva potuto disporre, quell'anno, di un parco giocatori abbastanza ricco e vario. Erano della società, infatti, Cimpiel, Marini, Lorenzini, Tonani, Sardei, Nannino, Rossetti, Bonfada, Bui, Gasperini, Vitali, Orlandi, Maccacaro, Farina, Pozzani

Il campionato 1967-68
CAMPIONATO 1967/68 Con Lupi che assume la direzione della squadra nell'estate del 1967 e rimarrà a Catanzaro fino alla primavera del 1969, comincia una parabola discendente per il Catanzaro che lo porterà a lottare per non retrocedere e che costringerà la società ad affiancare al primo trainer Lupi un secondo allenatore, Ballacci, nella primavera del 1969. Eppure, nonostante la cessione di Bui, il parco atleti é abbastanza ragguardevole. Vi sono, infatti, Cimpiel, Marini, Lorenzini, Sardei, Tonani, Farina, Maccacaro, Zimolo, Mascheroni, Vanini, Orlandi, Nisticò, Pozzani, Braca, Bertoletti, Ghelfi e Pellizzaro. Per una società come il Catanzaro, avere tanti giocatori, alcuni dei quali - Pellizzaro - di tutto riguardo, non è cosa da nulla. Pur non di meno, la squadra comincia ad andare male fin dall'inizio, e questo barcamenarsi continuerà per tutto il torneo. Pareggi striminziti in casa, sonore sconfitte fuori e, solo di tanto in tanto, una vittoria, come a tener deste le speranze della tifoseria giallorossa. Pure, Lupi è una persona seria; allena la squadra con impegno, impone una disciplina quasi ferrea. v'è però, un distacco fra allenatore e giocatori che mal si lega in una società di provincia, dove la squadra gira solo se viene condotta, sia in fase dirigenziale che in fase tecnica, come una famiglia. Lupi, invece, mantiene le distanze. I tifosi lo chiamano "l'uomo in grigio", tanto é raro il sorriso sul suo volto. I giallorossi totalizzano in quel torneo 19 pareggi, incassano 12 sconfitte e vincono solo 9 volte, 8 in casa e una a Reggio Emilia. Il campionato finisce col catanzaro al 10° posto in classifica.

Il campionato 1968-69
CAMPIONATO 1968/69 La disgregazione della squadra, di cui, nel campionato precedente si era avuta un'avvisaglia, si manifesta in tutta la sua forza nel corso del campionato '68/69, tanto che la società, nella primavera del 69, dopo oltre due mesi e mezzo che la squadra non riesce a vincere, si vede costretta ad esonerare Lupi, che rimane però in carica, e chiamare Ballacci, che riesce a salvare il salvabile, ottenendo a fine torneo un nuovo 10° posto in classifica. Nelle prime dodici giornate la squadra aveva totalizzato 12 punti: 4 vittorie, 4 sconfitte e 4 pareggi. A cominciare dalla tredicesima giornata di andata, però, e fino alla terza del girone di ritorno, Lupi non riesce più a vincere una partita. Oltre due mesi e mezzo in negativo; Il pubblico comincia a disertare, in forma massiccia, lo stadio; gli stessi timidi giornali che si interessano con continuità del Catanzaro cominciano a lamentarsi. Finalmente la società fa il passo esonerando Lupi e facendo venire a Catanzaro Ballacci. La squadra si ridesta e vince a Bari ed in casa con la Spal. Ma di lì a poco i giallorossi ricadranno in quella specie di abulia che li vede perdenti sui campi esterni e solo raramente vittoriosi in casa. A conclusione del torneo le partite vinte sono state 10, quelle pareggiate 15, quelle perse 13. Il parco giocatori è così composto: Maschi, Pozzani, Marini, Bertoletti, Massari, Tonani, Busatta, Rigato, Banelli, Zimolo, Aristei, Braca, Silipo, Barbuto, Della Pietra, Benvenuto, Franzon e Moro.

Il campionato 1969-70
CAMPIONATO 1969/70 Partono Tonani, Zimolo e Benvenuto ed arrivano Bertuccioli, Gori, Benedetto e Musiello. Il campionato si conclude con il Catanzaro al 13° posto e con un bilancio tutt'altro che esaltante: la squadra, infatti, ha vinto solo 7 incontri, 19 li ha pareggiati e 12 li ha persi.

STAGIONE CALCISTICA 1966/67
Presidente Nicola Ceravolo
Allenatore Carmelo Di Bella
Campionato Nazionale Serie B
Classifica finale Terzo Posto

STAGIONE CALCISTICA 1967/68
Presidente Nicola Ceravolo
Allenatore Giuseppe Lupi
Campionato Nazionale Serie B
Classifica finale Decimo posto

STAGIONE CALCISTICA 1968/69
Presidente Nicola Ceravolo
Allenatore Giuseppe Lupi/Dino Ballacci
Campionato Nazionale Serie B
Classifica finale Decimo posto

STAGIONE CALCISTICA 1969/70
Presidente Nicola Ceravolo
Allenatore Dino Ballacci
Campionato Nazionale Serie B
Classifica finale Tredicesimo posto